Da queste stesse pagine da cui e’ nato il libro, scriviamo un GRAZIE a tutti coloro che ci hanno fatto vivere queste emozioni, e che lo fanno tutt’ora, rendendo questo un libro un opera collettiva, viva che continua a parlare e a creare ponti. A un anno dalla sua stampa, « non ho piu’ paura » non sara' diventato un bestseller, ne ci ha reso famosi, ma ci ha regalato emozioni impagabili, nuove amicizie e ci ha resi protagonisti di un avvicinamento tra tra paesi e persone che per un momento non avevano né una frontiera né un mare a separarli.
La mamma di Bouaziz, nella sua casa |
Non ho piu paura, il libro/ diario degli italiani di cartagine sulla rivoluzione tunisina compie un anno dalla sua publicazione. Nato da queste stesse pagine e aricchitosi di interviste di giornalisti, bloggers, familiari di martiri, artisti e uomini e donne comuni, il libro è stato in realtà un viaggio di scoperta nelle cause profonde della rivolta, ricercate attraverso testimonianze dirette, riflessioni e impressioni a caldo prese nei giorni immediamente successivi alle 30 storiche giornate che hanno cambiato la storia della Tunisia, e arricchito dalle esperienze personali di una familia a due passi dal palazzo presidenziale. E’ stato un viaggio alla scoperta per noi stesso, fatto di varie tappe decisive, come la visita a Sidi Bousid il 1 febbraio 2011, l’incontro con la famiglia di Bouazizi, nella loro umile dimora, le lacrime gli occhi azzurri dell’anziana madre del martire, la dignita’ e l’orgoglio degli abitanti di Sidi Bousid, fieri di poter accogliere e raccontare la propria realta’ ai primi stranieri in visita, pronti ad a sfoggiare la memoria fresca di chi riusciva a scandire ogni minuto di quei tragici momenti in cui l’ambulante tunisino si e’ stato fuoco dando vita alla rivolta. E’ stato un viaggio che ci ha portato a scoprire le potenzialita’ di un paese e la dinamicita’ di una gioventu, come attraverso l’intervista del panettiere di Kasserine, avvenuta via skype, raccontandoci tappa per tappa gli eventi delle stragi compiute in quella citta’ facendoci navigare nel suo computer su google earth. E’ un viaggio fatte di interviste, dove le lacrime stentavano a non uscire, come quella della famiglia del martire di Hammamet, o i brividi di fronte a chi come Mourad Ben Cheick ci raccontava le emozioni della scoperta dei microfoni nascosti nel suo appartamento o le lascime del poliziotto che si e trovato a confrontare a Avenue Boughiba naso contro naso. E’ un viaggio che ha conosciuto dei momenti di grande visibilita’ ed entusiasmo, come le apparizioni su Sky, ospiti due volte di Pola Saluzzi, varie presentazioni, ma anche delusioni sugli alti e bassi delle apparizioni sui distratti mezzi di comunicazione italiani, la mancata distribuzione e la scarsa visibilita’ spesso regisrata in alcune librerie. Un libro che si e’ arricchito da una comunita’ di tante mani, nuovi amici, scrittori, artisti, ragazzi e ragazze che a vario modo hanno conrtibuito alla stesura di questo libro, con racconti, commenti e semplici incoraggiamenti, come i vari posts ricevuti sulla nostra fan page, uno piu di tutti quello di una tunisina residente in Italia da anni, che ci ha ringraziato dicendosi che « solo le lacrime riuscivano a frenare la lettura del libro ». Libro divorato dunque, soprattutto per chi con quelle pagine ha voluto rivivere quello che non ha potuto, vittime spesso di una migrazione « forzata » dalla ricerca di un futuro migliore, da una residenza in un paese non proprio, vite e realta’ distanti, che in quel momento, in quei giorni sabbiamo sentito quanto mai vicine.
Presentazione a Roma con L. Borsatti, F. Bellino e A.Hafiene |
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