martedì 27 settembre 2011

Lato oscuro di un certo tipo di turismo in Tunisia

Cogliamo il messaggio nella bottiglia e riportiamo una triste storia, che ci sentiamo obbligati a condividere
http://naturaltina.blogspot.com/2011/09/bardolino-mangiabambini.html. Anche questo succede in Tunisia...putroppo. Con la speranza che con la rivoluzione si possa finalmente parlare di questo taboo che macchia le nostre conscenze, e si abbia il coraggio di porvi rimedio.

domenica 25 settembre 2011

Primavera araba: Il mea culpa dell'Italia FINALMENTE

Riportiamo un pezzo della nota stampa ANSA sull'intervento di Frattini. Magari e' ora di rimuovere dal sito del Minstero degli Esteri l'intervista della Craxi secondo cui Ben Ali "non aveva commesso nessun reato", visto che la posizione del governo appare cambiata.

RIVOLTE: FRATTINI, ABBIAMO TRASCURATO ASPETTATIVE VICINI SUD
INTERVENTO MINISTRO ESTERI A ASSEMBLEA GENERALE ONU
(ANSA) - NEW YORK, 24 SET - L' Italia come gli altri paesi occidentali ha prediletto partnership con regimi antidemocratici e trascurato le aspirazioni per diritti civili e politici della gente, ma '' la primavera araba ci ha ricordato che nessun leader politico puo' restare al potere a scapito del suo stesso popolo e che la cooperazione in nome di sicurezza e stabilita' non e' un' alternativa alla promozione della liberta''', lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini nel suo discorso oggi a New York all' Assemble a Generale dell' Onu . '' Per decenni l' Italia ha enfatizzato la necessita' di eliminare la differenze, di condizioni socio economiche e di aspettative, tra la sponda nord del Mediterraneo e i nostri vicini della sponda sud . Nonostante questa visione, la tendenza e' stata di trascurare le aspirazioni per diritti civili e politici da parte della gente in Nord Africa e in Medio Oriente .'', ha sottolineato Frattini nell' intervento davanti a Palazzo di Vetro . '' L' approccio assunto dall' Italia e dagli altri paesi occidentali - compresi gli Stati Uniti'', ha aggiunto, '' e' stato di delineare partnership con regimi non democratici, dando la priorita' a sicurezza, cooperazione antiterrorismo e la questione dell' Immigrazione . Ma la primavera araba ci ha ricordato che nessun leader politico puo' restare al potere a scapito del suo stesso popolo . Ha confermato il principio che non ci puo' essere mediazione o compromesso quando si tratta dei diritti fondamentali . E ha mostrato che la cooperazione in nome di sicurezza e stabilita' non e' un' alternativa alla promozione della liberta',la crescita economica e democratica, la creazione di posti di lavoro'' .

Peccato che non se ne sia reso conto prima, eppure il 10 gennaio del 2011 tutto era gia' chiaro anche per lui eppure lo stesso ministro difese Ben Ali and Company a spada tratta come si leggeva qui....Come direbbero su questa sponda del Mediterraneo : Hambdullah! (Grazie a Dio)

venerdì 23 settembre 2011

Tunisia: torna la paura?

Il recente arresto del gruppo armato infiltrato nel territorio tunisino e' passanto in gran lunga inosservato ai media internazionali. Eppure in Tunisia la notizia ha scaldato gli animi. Non e' la prima volta che gruppi armati entrano nel territorio dalle porose frontere  algerine e libiche, e la paura di un intensificazione durante le date adiacenti al voto aumenta. Nelle serate della comunita' internazionali si sente spesso la domanda quasi di rito "ma voi che fate, rimaete in Tunisia per le elezioni?". Ma c'e' chi in questi arresti vede l'efficienza di un esercito che riesce a fare opera di contenimento, e mostra di avere il controllo sul territorio, come dimostrato con l'arresto di Baghdadi Mahmoudi , ex primo ministro libico fedele a Gheddafi arrestato e incarcerato immediatamente. Con il conflitto libico alle porte e ancora non del tutto concluso, le paure e i segnali di una flusso illecito di armi aumentano, come la scoperta dell'Unta' militare di  Ben Guerdane (a due passi dalla frontiera libica) martedi scorso di due fucili "Kalachnikov". Nel frattempo si vedono arrivare gli osservatori elettorali, sparsi sul territorio. Sono giovani ragazzi e ragazze. Non nascondono la loro emozione di venire ad assistere ad una pagina di storia. La Tunisia ha gestito egregiamente l'arrivo di centinaia di migliaia di profughi di tutte le nazionalita', ma avrebbe la stessa capacita' di gestire un altrettanto ingente flusso di armi?

lunedì 19 settembre 2011

Prima puntata di Tunisia Off the beaten track: Korba

A grande richiesta, lanciamo una nuova rubrica, dedicata alla scoperta delle mete meno conosciute della Tunisia. Iniziamo da una delle strutture e locations preferite, la spiaggia bianca di Korba e l'Hotel Africa Jade. A 1 ora e 1/2 da Tunisi, scopriamo un hotel unico tutto dedicato al tema del continente nero. Si viene accolti da batik, troni tradizonali, immagini di animali della Savana e il cinguettio di uccelli tropicali. Lontano dall'atmosfera standardizzata delle zone turistiques tunisine, l'Africa Jade e' speciale in tutto, compresa la sua Spa dove l'atmosfera esotica e' marcata di basorilievi di donne africane a sul muro della piscina, oltre che all'Hammam con stile tipicamente arabo. E se avete dei bambini...portateli. I nostri adorano l'hotel e la fantasia che tutte quelle immagini possono stimolare

Photos Korba
Cette photo de Korba est fournie gracieusement par TripAdvisor Se siete stati a Korba, raccontatevi la vostra esperienza. Aspettiamo anche vostre segnalazioni per altre mete. Scriveteci le vostre esperienze, foto, etc. a italianidicartagine@gmail.com. Stiamo creando anche una mappa degli off the beaten track.

venerdì 16 settembre 2011

Elezioni e transizione in Tunisia: Non si torna indietro!


E' l'affermazione degli 11 principali partiti tunisini con la Dichiarazione del Processo di Transizione: un patto tra i partiti ad osservare una serie di impegni al fine di garantire ai cittadini una transizione certa. I punti essenziali sono:
- Le elezioni per l'Assemblea Costituente devono assolutamente avvenire  come previsto il 23 ottobre 2011
- Il mandato dell'Assemblea costituente non deve superare un anno 
- Il trasferimento di potere dove essere graduale: il Presidente della Repubblica ed il Primo ministro continieranno a ricoprire i loro ruoli fino a quando l'Assemblea Costituente non eleggera' un nuovo Presidente della Repubblica e annuncera' la formazione del nuovo governo. 
  
La dichiarazione e' stata firmata da Ettakattol, Ennahdha, Ettajdid, MDS,  PDP,  Parti de l’avant-garde arabe et démocratique, Parti socialiste de gauche, Tunisie la verte, Parti du travail patriotique et démocratique, Mouvement des patriotes démocrates, Parti de la réforme et du développement. Sono  partiti che nella loro totalita' gia' rappresentano una stragrande maggioranza dell'elettorato potenziale Tunisino.

Nel frattempo, la situazione nel paese sembra migiorare. Non vengono riportati nuovi scontri. La maturita' dei partiti politici tunisini, molti alle prime armi, e' quanto mai lodevole...ci fa riflettere sulle difficolta' che vive ormai la sponda Nord del mediterraneo dove il senso di responsabilita' di molti partiti politici, si e' perso gia' da tempo....

sabato 10 settembre 2011

Il potere di un SMS: l'allerta dell'Unita' di Crisi

E' un tranquillo sabato pomeriggio. Torniamo con i bambini da una sessione di relax in una piscina di Gammarth a Nord di Tunisi, nella tranquilla banlieu nord, che a dispetto delle notizie dal resto del paese, rimane un'isola felice dove la vita continua normalmente, quando il cellulare ci segnala l'arrivo di un SMS "Ambasciata Italia a Tunisi consglia di tenesi periodicamente aggiornatu, ove possible, sul sito http://www.viaggiaresicuri.it/. Si consiglia inoltre di evitare nei prossimi giorni la frequentazione di luoghi affollati e di assembramento". Come rimanere impassibili di fronte ad un messaggio del genere? Cosa significa? Sono mesi che l'Unita' di Crisi ci segnala prontamente pericoli, numeri da chiamare in caso di emergenza, nuovi coprifuochi. Tanto di cappello ad un servizio che funziona ed e' geniale!!. Mentre l'Ambasciata americana spedisce email che vengono ricevute in tempo utile solo da chi e' costantemente sulla rete, l'Italia mostra un pizzico di genialita' mandando messaggi ai cellulari di tutti gli italiani residenti in Tunisia e dei turisiti registrati presso il proprio sito. Ma questo messaggio e' assai bizzaro. Come interpretarlo? Eccesso di zelo in una situazione ancora fragile, o dei veri pericoli dietro l'angolo? La verita' sta probabilmente nel mezzo. Oggi c'e' un pericolo terorismo in tutto il mondo. Domani e' l'anniversario dell'11 settembre e anche dall'altro lato dell'Oceano ci si prepara al peggio. In un altra epoca - e forse chissa' forse non era nemmeno poi cosi vero - la Tunisia sarebbe stato i paese piu' sicuro dove vivere in quella data maledetta. Ma ci rifiutiamo di credere che Tunisi sia oggi piu' a rischio di New York, Parigi, Roma, Londra. Quindi si, siamo d'accordo, teniamo gli occhi aperti, viaggiamo informati, ma non diamoci in preda al panico, non lasciamo che sia la paura (prima di Ben Ali e oggi di possibili attacchi) a limitare la nostra liberta'. Domani 11 settembre si va al mare!! E per chi e' in viaggio per la Tunisia, che si iscrivi al sito del Ministero degli Esteri, ma non manchi l'occasione di venire a respirare il vento di liberta' e la storia che si scrive ogni giorno.

martedì 6 settembre 2011

Tunisia: ancora sangue e coprifuoco

L'apparente calma di Cartagine viene disturbata per la terzo giorno consecutivo dagli SMS dell'unita' di crisi italiana: Coprifuoco serale a Sbeitla e a Douz, due note destinazioni tursitiche al centro-sud del paese. Da ieri, anche Metlaoui, citta' del bacino minerario di Gafsa (vedi mappa) e' sotto coprifuoco serale. Il bilancio del weekend e' di 2 morti e vari feriti. "Dopo la rivoluzione le cose sono peggiorate" - ci aveva commentato un cameriere di Korba questo weekend, riferendosi alla situazione della sicurezza. E' contento della fuga di Ben Ali, "ma il paese e' allo sbando". E' difficile anche da qui, capire le cause di queste violenze. Secondo Rabih "e' la mano di Ben Ali, che semina terrore in modo tale da mostrare che prima almeno il paese era calmo" - una strategia altamente pericolosa, ma che sembrerebbe portare i frutti. Molti puntano sull'assenza di controllo del territorio puntando il dito sula polizia, che - in buona parte screditata dopo esser stata per un ventennio il braccio operativo di controllo di Ben Ali - appare oggi allo sbando. Oggi ci si attende una protesta del corpo di polizia a Avenue Bourghiba, rivendicando salari piu' alti e trattamento piu "equo" nei processi contro i crimini commessi dalla polizia durante la rivoluzione. Per ora il Nord del paese continua in una calma apparente. Si continua ad andare al mare, a discutere di politica e andare ai caffe', ma dal Sud - dove tra l'altro e' nata la rivoluzione - la realta' e' quanto mai tesa.


View Tunisia post 4 settembre in a larger map

venerdì 2 settembre 2011

Investire in Tunisia

Non c'e' dubbio che le sorti della Tunisia dipendono sempre di piu dalla ripresa economica. Giriamo una presentazione interessante e incoraggiante sulla nuova Tunisia come opportunita' di investimento, anche se resta grande attesa per i programmi economici dei partiti politici tunisini, che stentano ancora ad emergere, come racconta la rivista leaders. Tutta l'attenzione oggi e' sulla presentazione delle candidature dei vari partiti per circoscrizioni, scadenza il 7 Settembre.