venerdì 23 settembre 2011

Tunisia: torna la paura?

Il recente arresto del gruppo armato infiltrato nel territorio tunisino e' passanto in gran lunga inosservato ai media internazionali. Eppure in Tunisia la notizia ha scaldato gli animi. Non e' la prima volta che gruppi armati entrano nel territorio dalle porose frontere  algerine e libiche, e la paura di un intensificazione durante le date adiacenti al voto aumenta. Nelle serate della comunita' internazionali si sente spesso la domanda quasi di rito "ma voi che fate, rimaete in Tunisia per le elezioni?". Ma c'e' chi in questi arresti vede l'efficienza di un esercito che riesce a fare opera di contenimento, e mostra di avere il controllo sul territorio, come dimostrato con l'arresto di Baghdadi Mahmoudi , ex primo ministro libico fedele a Gheddafi arrestato e incarcerato immediatamente. Con il conflitto libico alle porte e ancora non del tutto concluso, le paure e i segnali di una flusso illecito di armi aumentano, come la scoperta dell'Unta' militare di  Ben Guerdane (a due passi dalla frontiera libica) martedi scorso di due fucili "Kalachnikov". Nel frattempo si vedono arrivare gli osservatori elettorali, sparsi sul territorio. Sono giovani ragazzi e ragazze. Non nascondono la loro emozione di venire ad assistere ad una pagina di storia. La Tunisia ha gestito egregiamente l'arrivo di centinaia di migliaia di profughi di tutte le nazionalita', ma avrebbe la stessa capacita' di gestire un altrettanto ingente flusso di armi?

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