lunedì 25 aprile 2011

Tunisia liberi di abbronzarsi - l'incontro con l'altro


E' lo slogan di una iniziativa nata da alcuni dipendenti tunisini della Gervasoni, na fonderia installata a Tunisi che esporta più dell’80% dei propri prodotti in Europa. Come spiega Aldo, il proprietario della societa', che ha aderito all'iniziativa "Il nostro materiale come spesso accade in tutte le aziende viene toccato, lavorato, immagazzinato da un operatore che possiamo classificarlo come operaio e certamente non un quadro o un dirigente. Questo operaio è il target (gergo tecnico poco piacevole per una persona) esatto e tipico del turista europeo in Tunisia poiché il turismo tunisino è di massa e non certo di elitè.Per questo motivo l’iniziativa ha come obiettivo di comunicare direttamente una immagine migliore a questi operai-clienti-turisti. Si è deciso in accordo totate ed immediato con tutte le maestranze operanti in Gervasoni di applicare uno o più adesivi sugli imballi inviati in Europa ed Algeria". Per questo la Gervasoni ha apposto un adesivo riporta il logo e lo slogan del ministero del Turismo (vedi allegato) e l’iniziativa avrà inizio con la spedizione di lunedì prossimo. "Lo slogan gioca sulle parole libertà ed abbronzarsi, lo abbiamo tradotto nelle lingue dei nostri mercati con i colori della bandiera dei rispettivi paesi…certo il risultato poteva forse essere migliore ma purtroppo non lavorando nel settore moda…questo è il risultato. Il nostro direttore vendite lo ha comunicato ai clienti ed il feedback iniziale oltre che di stupore è stato comunque positivo. Sto cercando di coinvolgere nell’iniziativa anche i fornitori ma questa è una operazione un poco più complessa." L'iniziativa si sta allargando a macchia d'olio e come dice Aldo "l'originalita' di questa iniziativa sta nel fatto che può arrivare direttamente al target tipico senza intermediazioni di giornalisti, di televisione, di giornali……..semplicemente da un tunisino ad un europeo. Come si faceva una volta mettendo i messaggi nelle bottiglie e gettandoli nel mare". A buon intenditore ....poche parole. La Tunisia libera ha bisogno di impresa e iniziative come queste. Come conclude Aldo in una nota alla stampa "Entrare in contatto con “un europeo” ancor più giornalista aiuta a responsabilizzarsi e prendere coscienza di cosa veramente succede nel mondo faccendo mettere al tunisino la voce e la faccia e non solo nascondendosi in una manifestazione come spesso sta succedendo in questo periodo. Purtroppo si vende di più facendo un intervista ad un ministro che ad un operaio di una fonderia ma questo popolo ha la totale mancanza di responsabilità e solo facendoli parlare davanti ad una platea più o meno virtuale si può immaginare un cambiamento positivo diversamente saranno mesi di manifestazioni e di incontri politici e di denaro pubblico europeo gettato…..questo è ovviamente un mio semplice punto di vista".

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