“Gli Italiani di Cartagine” è il nome datoci dai nostri vicini nelle giornate in cui il popolo tunisino proteggeva se stesso e chiunque fosse loro vicino - compresi la nostra famiglia- dalle milizie di Ben Ali. Italiani di cartagine e' oggi uno spazio libero per raccontare la "nuova" Tunisia attraverso gli occhi un gruppo di amici italiani residenti e impegnati in Tunisia e non solo, uno spazio di denuncia e riflessione su fatti che stanno cambiando il mediterraneo.
mercoledì 12 dicembre 2012
Evitata "escalation" sciopero cancellato
Alla vigilia dello sciopero generale, Il segretario generale della UGTT, il maggiore sindacto tunisino, ha annullato lo sciopero richimando all'unita e alla vigilanza contro chi trama contro richiede vigilanza e di unità in tutta l'Unione, contro ciò che sta accadendo contro di essail sindacato. L'UGTT andrà sempre per difendere il paese e la sua unità ", recita la pagina ufficiale di Facebook del sindacato, spiegando la decisione con il desiderio di preservare il clima di pace sociale in questa difficile fase, segnata in particolare dalle attività di gruppi armati al confine con l'Algeria.
domenica 9 dicembre 2012
Tunisia, verso il 13 dicembre: una seconda rivoluzione
La scorsa settimana l'UGTT, il piu grande sindacao tunisino ha indetto uno sciopero generale, non succedeva dalla rivoluzione, in seguito alla "escalation" di violenze e intimidazioni di forze vicine all'ala radicale di Ennhada.Una seconda rivoluzione? L'inizio della fine di Ennhada? Un Egitto bis? Secondo un eccellente post che abbiamo raccolto su una pagina facebook di un alto funzionario tunisino "Le proteste di ieri hanno il merito di chiarire la natura della battaglia che si gioca oggi nel nostro Paese: da un lato, i sindacalisti e i loro amici a difendere una organizzazione storica che era tutto lotte per la libertà, la democrazia e il progresso del popolo tunisino, dall'altro, la predicazione dell'odio e della violenza di alcuni imam, dotati di un vero e proprio progetto fascista che vede qualsiasi opposizione al governo come eresia.Il futuro del nostro Paese si sta giocando in questo momento e sarà soprattutto il giorno dello sciopero generale il Giovedi 13!"" Il risultato e' molto incerto, ma la posta in gioco e' di certo molto alta.
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