domenica 25 settembre 2011

Primavera araba: Il mea culpa dell'Italia FINALMENTE

Riportiamo un pezzo della nota stampa ANSA sull'intervento di Frattini. Magari e' ora di rimuovere dal sito del Minstero degli Esteri l'intervista della Craxi secondo cui Ben Ali "non aveva commesso nessun reato", visto che la posizione del governo appare cambiata.

RIVOLTE: FRATTINI, ABBIAMO TRASCURATO ASPETTATIVE VICINI SUD
INTERVENTO MINISTRO ESTERI A ASSEMBLEA GENERALE ONU
(ANSA) - NEW YORK, 24 SET - L' Italia come gli altri paesi occidentali ha prediletto partnership con regimi antidemocratici e trascurato le aspirazioni per diritti civili e politici della gente, ma '' la primavera araba ci ha ricordato che nessun leader politico puo' restare al potere a scapito del suo stesso popolo e che la cooperazione in nome di sicurezza e stabilita' non e' un' alternativa alla promozione della liberta''', lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini nel suo discorso oggi a New York all' Assemble a Generale dell' Onu . '' Per decenni l' Italia ha enfatizzato la necessita' di eliminare la differenze, di condizioni socio economiche e di aspettative, tra la sponda nord del Mediterraneo e i nostri vicini della sponda sud . Nonostante questa visione, la tendenza e' stata di trascurare le aspirazioni per diritti civili e politici da parte della gente in Nord Africa e in Medio Oriente .'', ha sottolineato Frattini nell' intervento davanti a Palazzo di Vetro . '' L' approccio assunto dall' Italia e dagli altri paesi occidentali - compresi gli Stati Uniti'', ha aggiunto, '' e' stato di delineare partnership con regimi non democratici, dando la priorita' a sicurezza, cooperazione antiterrorismo e la questione dell' Immigrazione . Ma la primavera araba ci ha ricordato che nessun leader politico puo' restare al potere a scapito del suo stesso popolo . Ha confermato il principio che non ci puo' essere mediazione o compromesso quando si tratta dei diritti fondamentali . E ha mostrato che la cooperazione in nome di sicurezza e stabilita' non e' un' alternativa alla promozione della liberta',la crescita economica e democratica, la creazione di posti di lavoro'' .

Peccato che non se ne sia reso conto prima, eppure il 10 gennaio del 2011 tutto era gia' chiaro anche per lui eppure lo stesso ministro difese Ben Ali and Company a spada tratta come si leggeva qui....Come direbbero su questa sponda del Mediterraneo : Hambdullah! (Grazie a Dio)

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