giovedì 4 ottobre 2012

Velate o violentate?

..E' il messaggio provocatorio (vedi foto) di una delle centinaia di donne che si son presentate ieri 2 Ottobre a sostegno di Mariam, violentata da 2 poliziotti Tunisini il 3 settembre a Ain Zaighouan e successivamente accusata di atti osceni in luogo pubblico! Per molti, la storia di Mariam, e' il fondo di una rivoluzione fallita, di un ritorno dell'impunita' dell'epoca di Ben Ali, di un governo che non sa piu' controllare il territorio ne le proprie forze dell'ordine (come gia' visto durante l'attacco all'ambasciata e alla scuola americana di qualche settimana fa), come di un'avanzata di un ondata radicale che fa della donna la vittima di un nuovo (anche se molto arcaico) modello di societa dove il moralismo si applica in un unica direzione.

La reazione delle centinaia di attivisti per strade, la campagna di mobilizzazione massiccia sulla rete, il coraggio di una ragazza che non ha avuto peli sulla lingua nel denunciare apertamente i propri aggressori  (incluso in televisione) e rivendicare la propria dignita', e' forse l'atra faccia di un paese che vuole lottare per non rientrare nel baratro dell'inpunita', che vuole proteggere i diritti della donna e che si trova a vivere un passaggio molto delicato di una transizione, che oggi quanto mai rimane incerta.

Come al solito da tristezza il continuo disinteresse del nostro paese a questo passaggio delicato. Mentre ministri francesi esprimono solidarieta' alla donna, persino delle Ucraine scendono in piazza, i pochi 70 kilometri che di separano dalla Tunisia sembrano un gran fossato.

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