mercoledì 10 agosto 2011

Tunisia: processo alla giustizia

Dopo il fronte dell'economia, messo seriamente in difficolta' dalla difficile ripresa e dall'impatto negativo della crisi libica, e' sulla giustizia che si gioca la partita piu difficile del governo di transizione. Nel giorno della ripresa del giudizio su Ben Ali, i riflettori dei Tunisini sono altrove sulle varie scarcerazioni di ex ministri e alla fuga degli uomini e donne del vecchio sistema, come il caso caso di Saida Agrebi, presidenze dell'associazione elle donne tunisine e donna molto vicina alla famiglia, che le autorita' aeroportuali sembra non siano state capaci di fermare. A detta del Ministero dell'Interno, il fax con l'interdizione a uscire dal paese sarebbe arrivato troppo tardi. C'e' amarezza tra la gente, c'e' il senso che la giustizia non stia facendo il proprio corso, e che ad esser processati dovrebbe essere la magistratura stessa. La blogsfera esplode in sostegno di nuovi eroi come Samir Feriani, incarcerato per aver rivelato alcuni segreti scomodi e per cui e' stata lanciata una petizione
per la sua liberazione. Secondo l'avvocato Naceur Aouni, il governo attuale non avrebbe fatto i cambiamenti necessari, come affermato in una conferenza stampa. "Nulla e' cambiato", dice Amal, 35 anni, "e se non si fa pulizia nell'ambito della magistratura, ci sara' la seconda rivoluzione".

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