Con questa immagine un caricaturista algerino commenta la diatriba tra Francia e Italia, mentre si affrettano a respingere i Tunisini oltre le proprie alpi. Nel frattempo, la conta dei morti nel Canale di Sicilia, sale ai massimi storici. Come confermano Delgrande nel suo ultimo post sono 1,500 i morti nel mediterrano nei primi 5 anni del 2011. Oltre 1,400 nel Canale di Sicilia. Una gran maggioranza sembra vengano dalla Libia. E' cosi che mentre la Tunisia ha accolto a braccia aperte 480,000 rifugiati sui propri confini, la sponda Nord e' in attesa, gioca a rimpallarsi le barche. Quello che sta succedendo il Libia e' una nuova Sebrenica. E non sara' certo il giochetto rappresentato dall'artista Algerino ad aiutare. Bisogna intervenire, mandare navi a cercare la gente a Misrata, portarli in salvo dalla guerra ... e dai naufragi. Ma come giustamente mi ha confessato una donna politica di spicco al governo Berlusconi "la politica estera e d'immigrazione in Italia e' usata per questioni di politica interna, solo per prendere voti". In questo Italia e Francia, si trovano sulla stessa barca...
“Gli Italiani di Cartagine” è il nome datoci dai nostri vicini nelle giornate in cui il popolo tunisino proteggeva se stesso e chiunque fosse loro vicino - compresi la nostra famiglia- dalle milizie di Ben Ali. Italiani di cartagine e' oggi uno spazio libero per raccontare la "nuova" Tunisia attraverso gli occhi un gruppo di amici italiani residenti e impegnati in Tunisia e non solo, uno spazio di denuncia e riflessione su fatti che stanno cambiando il mediterraneo.
lunedì 23 maggio 2011
Lo scaricabarile che uccide
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